Tutti i colori del Business: i sì e i no del marketing internazionale

Conoscere il linguaggio e l’utilizzo del colore è importante per chi si occupa di marketing e comunicazione. In questa serie di post presentiamo alcuni aspetti fondamentali legati ai colori e alla loro funzione: una conoscenza importante per valorizzare il proprio brand e prodotto e veicolare il messaggio più appropriatofiere-citta-02

Tutto il mondo – non – è paese. Vale sempre la regola di conoscere usi e consuetudini delle diverse culture con le quali si lavora e collabora e il mondo dei colori non fa eccezione. Ad esempio, pensare di proporre un packaging giallo per suscitare gioia sul mercato egiziano, potrebbe non essere la scelta corretta. E se il punto di forza della vostra campagna di marketing e comunicazione è basata su un bel bianco brillante e non ha avuto il riscontro che attendavate sul mercato asiatico forse è il momento giusto per porsi qualche domanda.

Come per le lingua, anche le tonalità di colore hanno bisogno della loro (corretta!) interpretazione per essere comprese al meglio in ogni nazione. Il significato veicolato da una stessa sfumatura non è infatti uguale in ogni Paese, essendo influenzato dalla propria storia e cultura. Il primo consiglio per affrontare la sfida dei mercati internazionali, innanzitutto, è di non dare mai nulla per scontato, anche nell’ambito dei colori.  Ogni sfumatura porta con sé una serie di emozioni e significati, non sempre così immediati da decifrare.

Traditional_wedding_ceremonyEcco alcuni esempi di differenze di significato più marcate. Se in Europa (e in America) siamo abituati a pensare al verde come il colore della fortuna, in Cina è il rosso ad essere di buon auspicio. In India, il rosso si allontana molto dalla nostra concezione, dove è sinonimo di purezza (è il colore del matrimonio).

Anche il colore verde ha significati differenti: se per gli occidentali è sinonimo di speranza e vitalità, è un “colore a rischio” nei Paesi musulmani perché fortemente legato all’ambito religioso e non a quello commerciale.

Il colore del lutto varia poi da nazione a nazione, ed è facile incappare in una scelta sbagliata che, al posto di indicare positività, evochi immagini dolorose. Se per buona parte dell’Occidente il nero è il colore legato alla morte, nelle culture orientali (come quella cinese) lo è il bianco. Anche altri colori possono simboleggiare il lutto: come il giallo in Egitto, il viola nei paesi latinoamericani e il rosso in Sud Africa.

Non sono pochi i casi di campagne fallite proprio a causa dei colori scelti. Ad esempio una nota marca di bibite decise di cambiare il colore dei propri distributori automatici da un blu scuro ad un azzurro più chiaro in alcuni paesi del Sud-est asiatico. Il risultato? Vendite a picco. La motivazione fu presto scoperta: quella particolare sfumatura di blu era associata al lutto e scoraggiava quindi i potenziali consumatori. Una volta tornati al colore originale, le vendite ricominciarono a salire. Un chiaro segno che il problema non stava nel prodotto, ma nella sua presentazione.

Questi sono solo alcuni esempi delle importanti differenze che esistono tra cultura e cultura, ma è abbastanza per comprendere quanto sia facile cadere in errore. In questa interessante infografica sono riassunte le diverse emozioni che vengono suscitate dai colori in vari Paesi: una guida utile per verificare le proprie scelte.

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Color sells, right color sells better!

Se volete saperne di più sull’argomento seguite la serie di post dedicati all’uso dei colori. Ma se non avete tempo di aspettare la pubblicazione di tutti i post, contattateci e saremo lieti di rispondere a tutte le vostre domande. Avete già scelto quali colori utilizzare nelle vostre campagne di comunicazione, manifestazioni fieristiche e presentazioni?

Lanari Associates, grazie all’esperienza maturata negli anni nel campo del marketing e della comunicazione internazionale, può aiutarvi a trovare la veste più adatta. Perché il colore giusto fa la differenza!

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