La tecnologia e l’AI stanno rivoluzionando profondamente il settore del Luxury Hospitality. Dai robot-receptionist e concierge che utilizzano l’intelligenza artificiale generativa, come ad esempio presso l’Henn-na Hotel in Giappone, pioniere in questo campo, alla piattaforma di comunicazione olografica che permette agli ospiti di connettersi con il personale del Beverly Wilshire Hotel di Los Angeles, che per primo l’ha introdotta nella penthouse e nelle suite presidenziali (v. immagine qui sotto), sino ad arrivare alle ormai celebri smart room dell’ARIA Resort & Casino di Las Vegas.

Le camere intelligenti, sempre più diffuse, rappresentano la sintesi del lusso moderno, consentendo agli ospiti di controllare l’ambiente tramite comandi vocali o app, regolando illuminazione, temperatura, tende e device elettronici per personalizzare al massimo l’experience.

La tecnologia permette inoltre di sviluppare un vero e proprio “customized service”. Come avviene ad esempio per chi sceglie The Cosmopolitan of Las Vegas:  tramite l’applicazione di strumenti di business intelligence integrati con l’AI, ogni aspetto del soggiorno degli ospiti viene adattato alle preferenze individuali, memorizzato e aggiornato per i soggiorni futuri.

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